LUCA AQUINO

Luca Aquino, tra i musicisti jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale, inizia a suonare all’eta’ di diciannove anni da autodidatta. Per due anni abbandona la pratica dello strumento per completare gli studi universitari in Economia e Commercio. L’amore per il suono di Miles Davis e Chet Baker lo riconduce allo studio della tromba e lo porta a dedicarsi completamente alla musica. Il suo percorso artistico trova conferma nel 2007 quando pubblica con Universal Music Group il suo primo album da leader “Sopra le Nuvole” e un anno dopo, con ospite Roy Hargrove e Maria Pia De Vito, registra “Lunaria” con cui vince il premio “Top Jazz” promosso dalla rivista specializzata Musica Jazz. Nel 2009, registra “Amam” nell’antico bagno turco di Skopje (Macedonia) e Tsc in una chiesa in Olanda; nel 2010 arriva “Icaro Solo”, registrato, in solo tromba, in una chiesa in Benevento. Intreccia numerose collaborazioni con musicisti e artisti di fama mondiale; degna di nota è quella con l’artista Mimmo Paladino che lo portano allo registrazione di Chiaro, un lavoro in trio con una sezione ritmica norvegese e un ospite d’eccezione: Lucio Dalla. Nel 2012, dopo un importante progetto dal vivo con Jon Hassell, realizzato a nella Chiesa di Sant’Agostino, entra a far parte del quartetto del batterista Manu Katché e insieme a loro registra due album. Nel 2013 insieme al fisarmonicista Carmine Ioanna registra aQustico per la Tuk Music e intraprende un tour mondiale. Il 2015 è l’anno del suo settimo album da band leader: OverDOORS, personale tributo alla sua band preferita, The Doors. Dopo aver diretto il “Pozzuoli Jazz Festival”e il “Bari Jazz”, il 7 aprile del 2016 partecipa all’evento “Manu & Friends” condividendo il palco dell’Olympia di Parigi con Sting, Richard Bona, Noa, Stephan Eicher, Raul Midon e Tore Brunborg. Il 2016 vede anche la realizzazione e commercializzazione dello speciale modello di tromba firmato “aQuino”, realizzato insieme all’artigiano olandese Hub Van Laar. La passione per la sperimentazione sonora e le registrazioni in luoghi insoliti sono tra gli aspetti più sottolineati dalla stampa di settore che lo descrive come “l’esploratore sonoro contemporaneo”, analogamente la critica estera riconosce in lui quel particolare tratto italiano che nell’immaginario internazionale richiama il viaggio, la creatività, l’estro visionario e la bellezza. Il luogo e la storia assumono un valore speciale e sono al centro di alcuni tra i suoi migliori progetti e del festival da lui ideato e diretto, “Riverberi” che utilizza l’acustica naturale di luoghi storici come elemento centrale della performance. I tour mondiali vanno di pari passo con l’amore per il territorio e il suo Paese, coincidono con la spinta del viaggiatore che tende verso l’altrove per tornare a casa con i tesori fatti di esperienza e di suono. Straordinario progetto a sua firma è la registrazione di un album nel sito archeologico di Petra in collabarorazione con l’Orchestra Nazionale Giordana. Il progetto “PETRA” ha visto il coinvolgimento di partner prestigiosi quali l’UNESCO Amman Office, il Petra Development and Tourism Authority e la Talal Abu-Ghazaleh Organization. Un’iniziativa senza precedenti promossa all’interno della campagna mondiale

UNITE4HERITAGE, lanciata dall’UNESCO a difesa del patrimonio artistico e culturale dai crimini di tipo terroristico.
Registra la colonna sonora del film “Fortunata” – vincitore del David di Donatello – diretto da Sergio Castellitto su una sceneggiatura di Margaret Mazzantini con Jasmine Trinca e Stefano Accorsi. Il 2017 vede Aquino rinunciare, per via di un infortunio, al suo Jazz Bike Tour, che avrebbe previsto un tour di cinquanta concerti consecutivi, da affrontare bicicletta da Benevento a Oslo. Nel 2019, dopo due anni recupera due infortuni concecutivi al settimo nervo del faciale, registra e viene pubblicato con l’etichetta discografica ACT MUSIC, il suo nuovo album “Italian Songbook”.